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Sulle navate laterali
della Cattedrale si affacciano 3 cappelle. Vediamo nel dettaglio quelle
della navata sinistra, iniziando da quella più vicina all'ingresso
principale
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Il
Battistero |
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Nata come cappella
dedicata a San Carlo Borromeo (fatta costruire da mons. Ardoino nel
1858, come ricorda ancora una lapide posta sul lato sinistro) e
distrutta durante il bombardamento del 1943, oggi ospita il fonte
battesimale della Cattedrale.
La parte centrale della
cappella è ricoperta da un mosaico di buona fattura raffigurante San
Giovanni che battezza Gesù nel Giordano (foto 1). Ai lati quattro colonne in
marmo, complete di capitelli finemente lavorati, (foto 2 e 4)
sorreggono un timpano, sovrastato da una nuvole di marmo con angioletti
che incorniciano l'apertura circolare della parete.
Anche gli angoli ed i lati
sono stati curati nei dettagli, come si può apprezzare dalle foto 3 e
5.
Il catino del fonte
battesimale è custodito da un tempietto in legno, il tutto poggiato sul
piedistallo originale dell'antico fonte, miracolosamente scampato ai
bombardamenti, e raffigurante un angelo genuflesso (foto 6)
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Foto 1 |
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Foto 2 |
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Foto 3 |
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Foto 4 |
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Foto 5 |
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Foto 6 |
La cappella
delle Anime purganti |
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Molto probabilmente eretta
a spese dell'arciprete Sassu, la cappella è dedicata alle anime
purganti, e costituisce ancora oggi uno dei capolavori della cattedrale, nonostante
i danni notevolissimi subiti durante il bombardamento del 1943 e ancora
evidenti nelle sommarie ricomposizioni dei frammenti.
Già la balaustra è
un'introduzione alla raffinatezza dell'opera: i due pilastrini riportano
sul fronte un basso rilievo con in cima la Madonna con il Bambino e
sotto le anime del purgatorio che implorano aiuto dalle fiamme (foto
1 e 2). Il medesimo motivo appare su entrambi i pilastrini, anche se il
Bambino è tenuto in braccio in maniera differente.
La foto 3 riporta
un dettaglio della 1 mentre la foto 4 è un dettaglio
della 2.
La foto 5 riprende
l'altare della cappella: qui si possono osservare i simboli della presenza
Trinitaria: la raggiera con il triangolo ad indicare il Padre, la
Colomba circondata da teste di angeli segno dello Spirito, ed il
tabernacolo, luogo di deposizione del Corpo di Cristo.
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Foto 1 |
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Foto 2 |
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Foto 3 |
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Foto 4 |
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Foto 5 |
La cappella
di San Filippo Neri |
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Commissionata da Mons. Carlo
Francesco Casanova all'artista ligure Giacomo Costo nel 1747, la cappella
è dedicata a San Filippo Neri,
come rappresenta la pittura ad olio posta sull'altare che vede il santo
titolare in compagnia della Madonna con Bambino, San Francesco di Sales e
San Giovanni Nepomuceno.
Composta da quattro colonne
contorte che poggiamo sul basamento dell'altare, presenta aspetti
artistici di un certo interesse, come evidenziato anche dalla qualità del
bassorilievo dei pilastrini della balaustra: nella foto 1 è
possibile ammirare la finezza del lavoro, rappresentante lo stemma del
vescovo Casanova.
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Foto 1 |
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