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La storia del Teatro Civico di Alghero inizia nel 1842 quando la "Società
degli amatori del teatro", costituita per organizzare eventi musicali e di
prosa circa 40 anni prima, bandì un concorso per la realizzazione
dell'opera. Il progetto vincente risultò quello proposto dall'arch. Felice
Orsolini, il quale fece sì un eccellente lavoro ma purtroppo
irrealizzabile con i mezzi a disposizione della Società.
Il teatro poi realizzato lo si deve
all'Ing. Franco Poggi, il quale predispose un progetto che si rifaceva al
teatro di Sassari, realizzato nel 1829, ed adeguato alle risorse a
disposizione e all'area individuata per la sua costruzione, utilizzata
sino ad allora come granaio della città (i cui resti sono stati riportati
alla luce durante il restauro del 2004).
I fondi vennero reperiti mettendo
insieme un contributo dell'amministrazione civica ed i proventi della
vendita dei palchi acquistati dai cittadini.
I lavori, iniziati nel 1858, si
conclusero con l'inaugurazione del 15 ottobre 1862 in occasione della
quale venne messa in scena l'opera di Verdi "Masnadieri".
Per circa 10 anni, tra il 1910 ed il
1920, il teatro divenne anche cinematografo e sede di manifestazioni
culturali sino al 1970, data della sua chiusura per restauro, eseguito
grazie a fondi regionali e comunali, resosi necessario anche per porre
finalmente riparo ai danneggiamenti subiti dall'edificio durante la
Seconda Guerra Mondiale.
Ci vollero ben 24 anni prima che
potesse essere riaperto al pubblico.
Il teatro dispone di 400 posti a
sedere, distribuiti tra platea, tre ordini di palchi e loggione e tra le
caratteristiche principali spicca indubbiamente la sua struttura lignea,
l'unica presente in Sardegna e tra le poche sopravvissute in Italia, la
facciata di gusto neoclassico con 6 lesene sormontate da capitelli di
ispirazione ionica, rimasta senza intonaco nonostante fosse previsto in
progetto.
All'interno si possono osservare le
decorazioni applicate alle pareti divisorie dei palchi ed in particolare
ai palchi di proscenio, dove due lesene con capitelli di stile corinzio
dai quali ha origine una volta ad arcata decorata con motivi floreali e
geometrici.
Nella parte centrale del secondo
ordine di palchi è stato ricavato il palco reale, con alle spalle il foyer
che dà direttamente sulla piazza Teatro.
Dietro il palco ed il coro si trovano
i camerini, con accesso anche dalle strade laterali via Principe Umberto e
via Arduino, in parte restituiti solo di recente alla loro originaria
funzione, dopo aver ospitato per diversi anni e sino al 2005, l'istituto
musicale Giuseppe Verdi (fondato nel 1948), oggi trasferito nell'ex
caserma dei Carabinieri di via Simon e più precisamente in quello che fu
l'alloggio di servizio del Capitano, comandante della Compagnia di
Alghero.
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