Nonostante
appaia piuttosto piccola, questa originalissima torre (nota anche come "Torre
dei Cani" per aver svolto anche il ruolo di canile municipale), in origine era
composta di ben tre piani, due dei quali sono comunque ancora oggi perfettamente
conservati.
Anche questa (come la
Torre di Sulis) continua a posare le sue fondamenta direttamente in mare.
La torre, vista dal Lungomare Dante (foto
1), appare semplice, quasi insignificante nel sistema di
fortificazione, ma in realtà essa fu un'importante componente del
sistema difensivo algherese. Le sue possenti mura, il suo collegamento diretto
con il mare (introdotto in tempi più recenti rispetto alla sua costruzione), la
posizione strategica -tradita anche dalla presenza di diverse bocche da fuoco-
ed il ruolo di raccordo tra i bastioni Colombo ed i bastioni Marco Polo, hanno
consentito che essa venisse curata in maniera particolare.
Vista esternamente risalta subito la sua pianta anormalmente
ottagonale; gli interni a
pianta circolare (foto 6), sono segno di un rimaneggiamento degli esterni
avvenuto certamente dopo il 1625, probabilmente per
rafforzarne ulteriormente la struttura.
Osservando il piano terra, si notano
immediatamente dei particolare decisamente interessanti: innanzi tutto la
struttura portante a "spicchi", simile ad altre torri, con le nervature realizzare
in
blocchi squadrati che confluiscono in un'apertura circolare centrale comunicante con il piano
superiore.
Nel pavimento si apre al centro un altro circolo, identico
a quello presente nella volta, contornato da altre aperture rettangolari. Queste
fungevano da punto di collegamento tra i due piani (terra e seminterrato) ed
erano sfruttate per far passere armi e munizioni in maniera veloce, senza cioè
dover percorrere la stretta scala a chiocciola.
Il piano seminterrato, che vediamo in queste due foto, era
utilizzato come deposito di armi e munizioni, collocate anche in spazi ricavati
all'interno dello spessore delle mura della torre.
Il sistema di costruzione è il medesimo del piano
superiore, ma un restauro in anni recenti ha coperto con l'intonaco il basamento
delle pareti, nascondendo anche la parte iniziale delle nervature.
Osservando la foto qui di lato, nella parte alta a destra
è possibile scorgere una porzione dell'apertura rettangolare di cui abbiamo
già detto.
Il piano seminterrato, che vediamo
nelle foto da 5 a 9, era
utilizzato come deposito di armi e munizioni, collocate anche in spazi ricavati
all'interno dello spessore delle mura della torre.
Il sistema di costruzione è il medesimo del piano
superiore, ma un restauro in anni recenti ha coperto con l'intonaco il basamento
delle pareti, nascondendo anche la parte iniziale delle nervature.
Nonostante si tratti di una costruzione militare, non mancano
elementi architettonici di pregio:
- l'ingresso alle scale interne nel piano seminterrato (foto 9);
- le decorazioni esterne che si estendevano sul piano oggi mancante
(foto 10 e 11).
Attualmente, insieme alla
vicina torre di Sulis, è in fase di restauro, destinata ad
accogliere una porzione del sistema museale cittadino.