La chiesa
di Sant'Anna venne costruita nel 1735 dal Capitolo della città
grazie alla donazione di 300 scudi da parte di
Simon Laccu, privato cittadino (Calangianus 1684, Alghero 1759),
il quale destinò la somma alla realizzazione della cappella
(completa di arredi) nell'allora area cimiteriale.
L'ingresso è posto nell'attuale via Roma, attaccato all'ingresso
secondario dell'attigua Cattedrale,
alla quale è possibile accedere direttamente grazie ad un ingresso
sistemato sul ramo destro del transetto, tra le cappelle dello
Spirito Santo (o di San Donaziano) e di San Giuseppe.
Ristrutturata unitamente alla Cattedrale, la chiesa di Sant'Anna è
stata utilizzata negli ultimi decenni come deposito e per accogliere
il supporto alla croce del venerdì santo.
Liberata
dagli inutili ingombri grazie anche all'intervento del parroco della
Cattedrale, don Angelo Cocco, è possibile visitarla soprattutto in
occasione dell'evento "Monumenti Aperti", abitualmente fissato nella
seconda metà di maggio.
Gli
interni, realizzati in conci di arenaria, sono sviluppati su navata
unica caratterizzata da pareti laterali con colonne sormontate da
semplici capitelli e arcate, volta a botte con blocchi a vista (foto
2, 12 e 15) e presbiterio delimitato da una balaustra in legno (foto
6, 13 e 14).
L'altare addossato alla parete (foto 2), come previsto prima delle
modifiche introdotte dal Concilio Vaticano II, è realizzato nella
parte centrale frontale in marmi policromi e, per il resto, in
muratura simulante il marmo (foto 3 e 4); il tabernacolo è
incastonato in un blocco di finto marmo nel quale sono ricavati i
volti di 3 angeli (foto 5).
Al di
sopra una grande cornice lignea ospitava un dipinto raffigurante
Sant'Anna, andato distrutto negli anni '80 a seguito di un incendio
(foto 2 e 14).
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Per approfondimenti:
"Chiesa di
Sant'Anna" di Valentina Capitini in "Scritti su Alghero", 2007,
Alghero.org;
"Un
singular personatge benefactor a l'Alguer del '700: Simon Laccu"
di Giacomo Oppia in "L'Alguer", n. 108/2006.