Costruita nel 1647, la chiesa di
Santa Chiara era parte integrante del monastero delle suore di
Clausura, giunte ad Alghero 6 anni prima e allora provvisoriamente ospitate nella vicina
chiesa di Santa Croce. In origine l'edificio di
culto era intitolato a Santa Elisabetta
ossia alla regina Isabella di Aragona (o di Portogallo), figlia del re Pietro III d'Aragona,
canonizzata nel 1625 e già fondatrice in Portogallo di un monastero di Clausura.
IL complesso monastico fu
utilizzato come tale sino al 1852, quando l'abbandono da parte delle
suore lo rese
disponibile per accogliervi il già citato ospedale che si trovava di fianco alla chiesa
di Sant' Antonio Abate.
L'ospedale fu trasferito
nell'attuale sede nel
1969: fu così che l'antico monastero divenne un
riparo per senza tetto e tossicodipendenti, mentre la chiesa, ormai sconsacrata, subì
l'opera dei vandali che, appiccandole fuoco, distrussero i meravigliosi
affreschi che adornavano le volte e quant'altro ancora vi si trovava, mandando così in
fumo circa 450 anni di storia.
Le suore di Clausura oggi
hanno il loro monastero con l'annessa chiesa di Santa Chiara in località Monte Agnese.
Il complesso di Santa
Chiara, attualmente oggetto di un importante intervento di restauro voluto
dall'Amministrazione Comunale, in massima parte diventerà la sede della Facoltà
di Architettura.